Le avventure di Cipollino (parte 1) |
1 | Gianni Rodari LE AVVENTURE DI CIPOLLINO Capitolo I Schiaccia un piede Cipollone al gran principe Limone Cipollino era figlio di Cipollone e aveva sette fratelli: Cipolletto, Cipollotto, Cipolluccio e così di seguito, tutti nomi adatti ad una famiglia di cipolle. Gente per bene, bisogna dirlo subito, però piuttosto sfortunata. |
2 | Cosa volete, quando si nasce cipolle, le lacrime sono di casa. Cipollone ed i suoi figli abitavano in una baracca di legno, poco più grande di una cassetta di quelle che si vedono dall'ortolano. I ricchi che capitavano da quelle parti torcevano il naso disgustati. – Mamma mia, che puzzo di cipolla, – dicevano, e ordinavano al cocchiere di frustare i cavalli. |
3 | Una volta doveva passare di là anche il Governatore, il Principe Limone. I dignitari di corte erano molto preoccupati. – Che cosa dirà Sua Altezza quando sentirà questo odor di poveri? – Si potrebbe profumarli, – suggerì il Gran Ciambellano. Una dozzina di Limoncini furono subito spediti laggiù a profumare i poveri. |
4 | Per l'occasione avevano lasciato a casa le spade e i fucili e si erano caricati sulle spalle grossi bidoni pieni di acqua di Colonia, di profumo alla violetta, e di essenza di rose di Bulgaria, la più fina che ci sia. Cipollone, i suoi figli e i suoi parenti furono fatti uscire dalle baracche, allineati contro i muri e spruzzati dalla testa ai piedi fin che furono fradici, tanto che Cipollino si prese un raffreddore. |
5 | A un tratto si udì suonare la tromba e arrivò il Governatore in persona, con i Limoni e Limoncini del seguito. Il Principe Limone era tutto vestito di giallo, compreso il berretto, e in cima al berretto aveva un campanello d'oro. I Limoni di corte avevano il campanello d'argento, e i Limoncini di bassa forza un campanello di bronzo. |
6 | Tutti insieme facevano un magnifico concerto e la gente correva a vedere gridando: – Arriva la banda! Ma non era la banda musicale. Cipollone e Cipollino si erano messi proprio in prima fila, così si pigliavano nella schiena e negli stinchi gli spintoni e i calci di quelli che stavano dietro. |
7 | Il povero vecchio cominciò a protestare: – Indietro! Indietro! Il Principe Limone lo sentì e pigliò cappello. Si fermò davanti a lui, piantandosi per bene sulle gambette storte e lo redarguì severamente: – Che avete da gridare «indietro, indietro?» Vi dispiace forse che i miei fedeli sudditi si facciano avanti per applaudirmi?. |
8 | – Altezza, – gli bisbigliò nell'orecchio il Gran Ciambellano, – quest'uomo mi sembra un pericoloso sovversivo, sarà bene tenerlo d'occhio. Subito una guardia cominciò a tener d'occhio Cipollone con un cannocchiale speciale che si adoperava per sorvegliare i sovversivi, e ogni guardia ne aveva uno. |
9 | Il povero Cipollone diventò tutto verde dalla tremarella. – Maestà, – si provò a dire, – mi spingono! – E fanno bene! – tuonò il Principe Limone. – Fanno benissimo! Il Gran Ciambellano, allora, si rivolse alla folla e fece questo discorso: – Amatissimi sudditi, Sua Altezza vi ringrazia per il vostro affetto e per le vostre spinte. Spingete, cittadini, spingete più forte!. |
10 | – Ma vi cascheranno addosso! – si provò a dire Cipollino. Subito una guardia cominciò a tener d'occhio anche lui col suo cannocchiale, ragion per cui Cipollino pensò bene di svignarsela, infilandosi tra le gambe dei presenti. I quali, sulle prime, non spingevano tanto, per non farsi male ma il Gran Ciambellano distribuì certe occhiatacce che la folla cominciò a ondeggiare peggio dell'acqua in un mastello. |
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